In una stazione metropolitana abbandondata sorge un museo di street art, galleria indipendente e illegale, lontana dagli occhi indiscreti di pubblico e roditori.
Un binario morto mai ristrutturato, un passaggio segreto dopo la banchina, e cosi’, quando gli ultimi passeggeri salgono sul vagone, PAC e Workhorse – i due fondatori – si addentrano nel buio dei tunnel armati di bombolette spray.
Chi l’ha detto che la metropolitana e’ rifugio solo di ratti e viaggiatori?
L’Underbelly Project, questo il nome dell’inziativa, va avanti ormai da due anni, arrivando a coinvolgere piu’ di 100 artisti. A ciascuno e’ concessa una sola notte per dare sfogo alla creativita’, dopodiche’ non potra’ piu’ entrare nella galleria.
L’umidita’ gioca un tiro mancino all’arte dei graffiti, rendendone difficile la conservazione.
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