venerdì 26 novembre 2010

Thankful


Timido pennuto dall'aria distratta, succulento volatile di regale stirpe, il tacchino e' l'indiscusso protagonista del novembre americano: ruba la scena alla zucca, lascia nell'ombra Babbo Natale. Dal mercatino naturale di Union Square fino agli eleganti supermarket dell'Upper East, il tacchino la fa da padrone, spunta dalle vetrine come una diva dalle riviste patinate. Attorno a lui un rituale di adorazione: scuole apposite insegnano a riconoscerne l'origine ruspante, a seconda di color di piuma o consistenza di coscia. La macchina del Thanksgiving si mette in moto: non solo la ricerca del tacchino perfetto, ma anche il succulento contorno di stuffing al mirtillo o noce tostata. E mentre il pennuto e’ ricoperto di mille attenzioni, fuori dalle case, nelle strade, ha luogo la parata piu' improbabile: sulla Broadway sfilano mastodontici palloni gonfiati, niente a che vedere con le processioni dei santi: i puffi, Hello Kitty, l’uomo ragno sono i protagonisti. I new yorkesi estasiati restano col naso all’insu’, mentre il tacchino arrostisce nel forno. A loro modo, gli Americani ringraziano.


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