domenica 21 ottobre 2012

Aurora


Aveva quattro armi da fuoco. Una pistola, due semiautomatiche, un fucile con caricatore a tamburo. 
Ventiquattro anni e una casa piena d'esplosivo. 
Il lungo capotto nero e' solo una delle macabre similitudini con Columbine, la tragica vicenda avvenuta tredici anni prima a soli 30 km di distanza.
A New York il permesso d'armi non e' concesso con uguale leggerezza, e forse, mi consolo, certe malattie della mente si avventano solo nel mezzo del nulla. 
Ma la sensazione e' sempre la stessa, quando ci si ritrova in situazioni "sensibili”: al parco, in metropolitana, al mall, insieme ad altre duecento persone: e se capitasse adesso, qui e ora? 
Orrore collettivo a cui la cultura televisiva americana ci ha quasi abituato.
Qualcuno ha commentato che se in quel cinema altre persone fossero state armate, forse, facendo fuori il killer, alcune vite sarebbero state risparmiate. Bentornato far-west. 
Io dico che l’America ogni mattina si guarda allo specchio e vede il riflesso di un prezzo da pagare per quella liberta’. Conti aperti con le proprie convinzioni. 
Evidentemente l'America ha un problema.

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