domenica 28 agosto 2011

L'anello del potere


Molte erano le cose di cui parlare. 
L’ironia della location: una macchina elettorale che sceglie l’IOWA e in particolare Waterloo come punto di partenza. 
Gli straw poll e i tayerini di Mrs. Bachmann. Le dimissioni di Tim Pawlenty, che ritira candidatura e camicie a quadri dai dibatti repubblicani. La crisi economica, le difficolta’ di Obama, quei capelli bianchi in pochi anni e un bus-tour che attaversa il Midwest a ritmo di U2.
O ancora la grande personalità’ di Romney, ex mormone missionario, ex governatore del Massactustes, fino a pochi giorni fa papabile successore nello studio ovale. 
Eppure, di tutti i resoconti, un aspetto piu’ degli altri mi colpiva. 
Un anello, abominevole obbrobrio placcato oro, al dito anulare del governatore del Texas, Rick Perry. 
Pugno sferrato in un occhio, simbolo di appartenenza universitaria o forse, come ironizza qualcuno, teschio di bisonte texano.
Perry lo sfoggia con disinvoltura, emblema di quell’America bianca che Obama pare aver perduto.
A piu’ di quattordici mesi dalle elezioni, nella politica-spettacolo che la macchina elettorale americana mette in moto, quell’anello e’ un magnete, che attira e al tempo spaventa: potrebbe un papabile Presidente americano andare in giro così??



Intanto un'altra campana repubblicana suona. E' quella delle evangelica Michele Bachmann, che afferma che l'uragano Irene non e' stato altro che un messaggio "politico" di Dio. 

“I don’t know how much God has to do to get the attention of the politicians. We’ve had an earthquake; we’ve had a hurricane. He said, ‘Are you going to start listening to me here?’ "

All right.

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