domenica 13 maggio 2012

Interview


Schierate come polli in batteria, le donne in cerca di lavoro sono ai blocchi di partenza. E' una guerra la’ fuori.
Tailler, perle, trucco leggero, ma l'"interview" inizia ben prima delle presentazioni. 
Con la scelta della carta, ad esempio.
Il resume', versione anglossassone del CV, deve essere stampato su carta apposita. 
In cartoleria, c'e' un'intera sezione: carta patinata, color avorio, piu' o meno opaca. 
Trovarla e' un lavoro.
Scelta la carta si passa al contenuto: tutta la vita in una pagina.
L'eta' non deve essere mai menzionata, non puo' essere considerata come discriminante.
Il colloquio passa dai toni di un interrogatorio carcerario ad una chiacchierata tra amici: la persona e' vista nella sua totalita'. 
Si parla di soldi (sempre e comunque), di ferie, di benefit, parolina magica che fa brillare gli occhi ai pretendenti.
A colloquio finito, si stringono mani e si scende dai tacchi.
D’obbligo due righe di ringraziamento, mandate poi da casa, su carta da lettere. Senza “thank you note” le belle impressioni vanno in fumo. 
Nel 2012, in America, si ringrazia a mano. 


Pubblicato su A
Vedi anche: lady at work

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