martedì 21 giugno 2011

Reckanawahaha: il luogo in cui le acque ridono


Alla luce di trascorsi viareggini e di una prolungata astinenza da costa, mi lascio persuadere da un lungo articolo sul New York Times che decanta le bellezze di un'isola felice ad un’ora dalla City. Rockaway e’ una localita’ ben piu’ suggestiva del nome che porta, non riferito ad una roccia lontana bensi’ al  “luogo in cui le acque ridono”.
Convinta da tanta poesia mi lancio alla ricerca del mio posto al sole. 
La realta’ pero’ e’ deludente: attese infinite alle stazioni di cambio, ristoranti trascurati e di quei mercatini di conchiglie neanche l’ombra. 
La spiaggia e’ infestata da gabbiani, api e numerosissime famiglie messicane che schiamazzano e si nutrono solo di pollo fritto. 

Mentre sconsolata rimpiango il mare italiano, un piccione lascia un souvenir. E cosi’ mi tuffo in acqua, per sciacquare souvenirs, tristezze e l’amaro dalla bocca. 
Solo sulla via del ritorno, nel bel mezzo di un paesino in cui mai vorreste che la benzina finisse, scopro Rockaway Taco, coloratissima tacqueria con pesce fritto e salsa guacamole. 
La clientela e’ composta  da ragazzi trendy alla ricerca della spiaggia d’oro: noi, esploratori di lidi immaginari, ammassati nel cortile di una sperduta tacqueria. 


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