lunedì 27 giugno 2011

Will you marry me?



Mary e Rose aprono le danze, lei in abito bianco, lei in un lucido tuxedo. 
Si prendono per mano, la marcia nunziale in sottofondo. 
Mary e Rose si guardano e non sanno se piangere o se ridere.
E’ il giorno della Gay Parade a New York e questa 42esima edizione ha un sapore particolare: 
venerdi’ sera alla 23:55, il Governatore Andrew Cuomo ha firmato l’emandamento che legalizza i matrimoni gay nello Stato di New York. La legge e’ passata grazie alla tenacia di Cuomo e al voto inaspettato dei deputati Repubblicani. 
“Non posso negare ad un essere umano e a tutti coloro che rendono grande questo Paese di avere gli stessi diritti che io ho con mia moglie” dice Mike Grisanti, Senatore di Buffalo, che con il suo voto ha cambiato le carte in tavola. 
E’ un giorno storico per la comunita’ gay e Bloomberg proclama il “trionfo di uguaglianza e liberta’ ". Urla di giubilo, abbracci e champagne davanti allo Stonewall bar nel Village, simbolo del movimento gay, in cui il 28 giugno 1969 i clienti si ribellarono per la prima volta alla prepotenza dei poliziotti.
Ma New York non celebra solo una comunita’: vuole che i piatti della bilancia tornino pari, e che la dignita’ sia la stessa per tutti.  
Mary e Rose si scambieranno presto gli anelli sotto un’ Empire State Building color arcobaleno.

PUBBLICATO sul N.28 del 14 luglio 11 di A "Mary e Rose, oggi spose"

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